giovedì 19 maggio 2011

Cigarette Burns – John Carpenter – Masters Of Horror stagione 1

La serie dei Masters Of Horror,ideata nel 2005 dal regista Mick Garris per il canale via cavo americano Showtime,rappresenta una sorta di rarità in un genere che ormai pare aver detto già tutto,ossia l’orrorifico,il quale dovrebbe appunto incutere terrore ma che ormai,data anche l’assuefazione del pubblico a tentativi di spavento sempre più massicci e maldestri,non fa più tenere le luci accese di notte ed evoca ben pochi incubi.

Forse non saranno tutti terrificanti gli episodi di questa serie,per ora ferma a due stagioni,ma Garris ha avuto il grande merito di riunire il meglio dei Maestri dell’Orrido (ad esclusione di G.A.Romero,che sarebbe stata scelta obbligata),dar loro carta bianca e circa 50 minuti su cui estendere le loro storie.
Da John Landis e il suo humor nero,a Takashi Miike e il suo episodio Imprint,mai trasmesso dall’emittente in quanto giudicato troppo estremo,fino al nostrano Dario Argento che col suo Jenifer della prima stagione ci ha di nuovo colpiti con un vero incubo,morboso e inquietante,questa collezione di brevi e affascinanti film resterà nel nostro tempo come un pregevole pezzo unico,in mezzo alla morìa di idee che mai come ora sta purtroppo funestando il genere,ormai presente nella sale quasi soltanto con inutili remake dei capolavori che furono.
John Carpenter con Cigarette Burns,episodio della prima stagione,ha saputo regalarci un vero gioiello,un prezioso esempio di metacinema e di riflessione sui meccanismi della paura stessa,costellato da omaggi a pellicole di culto e da una sincera ossessione per il lato oscuro della celluloide.
Su una trama in apparenza semplice (un appassionato di cinema e proprietario di una sala d’essai,dal passato traumatico,che ha come altra occupazione reperire pellicole introvabili per conto di collezionisti che possono permettersi ciò che lui può solo sognare di possedere,viene incaricato da un ricco ed eccentrico collector di ritrovare un film,La Fin Absolue Du Monde,il quale alla sua unica proiezione pare abbia fatto impazzire il pubblico),si snoda un film dal meccanismo complesso,un vero “viaggio dell’eroe” ma con protagonista un antieroe che si dirige verso l’abisso,sempre più vicino alla meta e sempre più perso in essa.
Cinema come oggetto del desiderio,ossessione profonda,metafora del potere supremo del regista,mai come ora Master nelle cui mani stanno le nostre fobie più nascoste e terrificanti;nel film egli porta il nome di Hans Backovic,autore prima e poi geloso custode dell’agognata pellicola partorita sotto l’ispirazione forse del Male stesso e in ogni caso sua proiettata incarnazione.In Backovic è rappresentato ogni regista horror,colui che gioca con una materia così delicata come la Paura in un genere sempre agli estremi.
“Il cinema è magia – e nelle mani giuste,può essere un’arma”:in questa citazione l’intero episodio può essere riassunto.Le mani armate sono quelle giuste e non sbagliate come si sarebbe portati a credere,l’atavica fascinazione verso il Male ha il sopravvento:”questo film ti farà impazzire” – “voglio vederlo”:meccanismo prettamente infantile ma in fondo le paure più angosciose non si celano proprio nel mondo dell’infanzia,tra fiabe macabre e uomini neri nascosti sotto il letto?

“Cigarette Burns”,termine con cui si indicano i “buchi bruciati” che si vedevano sulle pellicole al cambio della bobina (il passato è ormai d’obbligo nella glaciale era del digitalizzato ad ogni costo),bruciature allucinatorie che nel film stanno ad indicare una discesa senza ritorno.
Un film che non è semplicemente parte di un tutto ma è tassello a sé stante,scheggia impazzita in una serie di buon livello ma che con l’opera carpenteriana tocca forse la sua punta più alta….”the coming attractions of the soul”.


Chiara Pani
araknex@email.it





Titolo Originale:Cigarette Burns

Titolo Italiano:Incubo Mortale

Usa - 2005

Regia:John Carpenter





2 commenti:

  1. Sono rimasto parecchi minuti a pensare quando è finito questo film sul mio tv...molto ma molto bello. Concordo nel dire che è il meglio episodio della serie, seguito da Miike e Landis.

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  2. io ho avuto la fortuna di vederlo al cinema, durante un'edizione del Torino film festival. Sono uscita dalla sala assolutamente stranita. Lo considero uno dei più bei film di Carpenter.

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