in uscita nelle sale italiane domani 17 Gennaio 2013
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[REC]La
Genesi ( [REC]³ Génesis )
Approda finalmente nelle sale italiane l’atteso [REC]La
Genesi (in originale: [REC]³ Génesis), terzo capitolo di quella che
è diventata, a tutti gli effetti, una vera e propria saga: questa volta Jaume
Balagueró (presente in qualità di creative producer), dopo i primi due film
diretti a quattro mani, lascia la macchina da presa unicamente a Paco Plaza;
il regista di Nameless tornerà nuovamente al timone per l’episodio
conclusivo, [REC] 4: Apocalypse, al momento in fase di
lavorazione. In seguito ad un serie di vicissitudini distributive, durante le
quali pareva che nessuno se la sentisse di acquistare il film, nonostante
l’appeal del titolo, la pellicola giunge nel nostro Paese con forte ritardo
rispetto alla data di uscita spagnola (30 Marzo 2012) e di altre nazioni
europee, alimentando così il clima di aspettativa creatosi tra i fans. Sarà la Notorious
Pictures a portare il film sui nostri schermi, nuova casa distributrice
romana che tra i titoli in programma ha in serbo anche l’attesissimo The
Lords Of Salem di Rob Zombie, previsto attorno al mese di
Aprile.
Sono trascorsi cinque anni dal primo [Rec], il film con cui i due
registi imboccarono quella che sembrava essere una nuova strada nel già
saturo filone del mockumentary, riscuotendo un successo assordante, per
certi versi non lontano da una sopravvalutazione; tuttavia, per quanto non vi
fosse la presenza di elementi particolarmente innovativi, il mescolare il
concetto di contagio con quello di possessione demoniaca, dunque due
principi-base dell’orrorifico, condendo il tutto con un’abbondante
spruzzata di critica al voyeurismo mediatico televisivo, si dimostrò ricetta
efficace e di grande presa per il pubblico.
Per il sequel, [Rec] ², nuovamente diretto in combo, si decise
di mantenere la linea stilistica del predecessore, mediante l’uso della camera
a mano; interessante l’idea del rendere visivamente manifesta l’ossessione
del riprendere qualsiasi cosa, in qualunque momento, con sequenze
apparentemente girate a vuoto, in realtà rappresentazione di quella maniacalità
che vorrebbe tramutare l’occhio della videocamera in appendice del proprio. Dal
punto di vista narrativo, ci si concentrò maggiormente sulla componente
sovrannaturale/demoniaca, con un aumento dell’azione che diede al film
caratteristiche più vicine agli “shooters” di matrice statunitense,
allontandosi dalla spontaneità di fondo della prima opera.
In questo contesto, [REC]La Genesi si presenta sostanzialmente
come un prodotto ibrido, privo di una precisa e personale connotazione,
mettendo così in luce i punti deboli sia della regia di Plaza, il quale
risente dell’assenza del più dotato sodale, che soprattutto della sceneggiatura
(scritta dal regista insieme a David Gallart e Luiso Berdejo),
troppo scontata e a tratti incoerente. Il film pecca di incertezza anche nella
sua definizione di prequel, poiché non ne possiede i tratti fondamentali:
per quanto vi siano degli elementi che dovrebbero chiarire nodi rimasti
insoluti nei precedenti capitoli, la messa in scena è troppo confusa e poco
credibile, rasentando il grottesco e slegandosi dal criterio di verosimiglianza
(nonostante l’argomento travalicasse i confini del razionale) che
caratterizzava, in positivo, le prime due pellicole.
Nel nuovo [REC] si abbandona il consueto scenario condominiale per
spostarsi in quello di una festa di matrimonio, che vede protagonisti Clara
(Leticia Dolera) e Koldo (Diego Martin): il regista tiene schiacciato a
fondo il pedale dell’umorismo (che vorrebbe essere) feroce e del kitsch, sia
dal lato visivo, in special modo nell’incipit, che da quello sonoro, puntando
su canzoni pop-romantiche spagnole utilizzate in quanto elemento di contrasto
con le immagini cruente che scorrono sullo schermo. Il registro risulta
eccessivamente forzato, privo della genuinità e dei ritmi necessari affinchè
gli ingranaggi dell’ironia possano funzionare con la dovuta efficacia.
La prima parte del film è ripresa con camera a mano, la modalità
tipica non solo dei [Rec] ma anche e soprattutto del filmato nuziale: dopo
l’irruzione dell’elemento orrorifico, ossia il propagarsi dell’infezione nel
pieno della festa, si assiste al cambiamento di punto di vista,
sottolineato in modo netto, quasi ostentato. La macchina da presa cade a terra,
spegnendosi: sullo schermo buio, lampeggia un puntino rosso, a preannunciare il
logo del titolo, per poi trasformarsi nel led acceso della telecamera, ora
inquadrata in terza persona, dunque in modo tradizionale. Passaggio importante
e fin troppo palesemente simbolico, che Plaza ha voluto esaltare con una
sequenza esplicativa, come a voler prendere le distanze dal voyeurismo invasivo
dell’handycam finto-amatoriale dei primi due episodi.
Era probabilmente precisa intenzione del regista il voler evitare di cadere
nella trappola della pellicola-clone, operando dunque uno stacco netto, non
soltanto stilistico ma anche narrativo; purtroppo, l’intento finisce per girare
a vuoto, gettando un’aura caotica sul risultato finale, che resta indubbiamente
un prodotto a se stante ma fiaccato da un fastidioso senso di
incompiutezza.
A fare da filo rosso col primo [REC], oltre ovviamente alla tematica di
base, troviamo la scelta di collocare l’elemento Femminile al centro
della narrazione: Clara, che si vorrebbe rendere iconica nel suo brandire la motosega
mentre si aggira, giarrettiera rossa a vista, in cerca del perduto Koldo, ma
manca di carisma e il personaggio è poco più che abbozzato. Il rincorrersi dei
due sposi ha le caratteristiche della quest del Cavaliere medievale verso la
Principessa, con rimandi non casuali (il costume di San Giorgio, la spada) e
molteplici riferimenti religiosi, che spesso paiono inseriti in modo
forzato.
Nonostante le ambizioni, [REC]La Genesi non riesce ad essere ciò che
vorrebbe, alternando qualche momento riuscito (il massacro durante la festa è
godibile) ad altri di sonora caduta, seminando l’idea di volersi avvicinare un
po’ troppo allo stampo di Resident Evil, in versione più rustica e
low-tech. Un film che tenta ad ogni costo di essere originale, palesando il
fallimento del proprio obbiettivo. Finora, il capitolo più debole di una saga
che poteva indubbiamente chiudersi in quanto dittico.
Chiara Pani
(araknex@email.it)
[REC]³ Génesis
Spagna - 2012
Regia: Paco Plaza
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