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What Richard Did (2012)
What
Richard Did,diretto dall’irlandese Lenny Abrahamson,
che già aveva offerto un’ottima prova col pregevole Adam & Paul (2004), è film apparentemente piccolo ma in realtà
di potente efficacia.
Liberamente ispirata al
romanzo Bad Day in Blackrock, di
Kevin Power, l’opera di Abrahamson brucia lentamente, in un crescendo che è
reso quasi impercettibile, per poi giungere ad una deflagrazione non catartica,
sapientemente interrotta, ambigua e perturbante.
Richard (intensissima
l’interpretazione del giovane Jack Reynor) è un diciottenne privilegiato, il
cosiddetto “vincente”, con famiglia benestante alle spalle, giocatore di Rugby
e salutista, sorta di leader del suo gruppo di amici, appartenenti a differenti
ceti sociali. Il dislivello tra classi
diverse è sottotesto importante della pellicola, poiché il protagonista si fa
forte della sua posizione di potere, ostentando generosità verso gli altri, che
in realtà è semplicemente un mezzo di auto-affermazione. Il giovane mette gli
occhi su Lara (Roisin Murphy), già impegnata con l’amico Conor (Sam Keeley),
riuscendo a conquistare il suo obbiettivo, non troppo curante dei sentimenti
feriti di chi è stato abbandonato. Conor è più debole, sia caratterialmente che
socialmente (non a caso chiama Richard “Super Rich”, con un misto di invidia e
sarcasmo), e Richard riafferma così la sua supremazia nel branco.
La continua presenza di
Conor attorno alla ragazza, in una non-metabolizzazione dell’abbandono,
mostrandosi a lei depresso e non rassegnato alla perdita, è mal digerita da
“Super Rich”, e l’ombra della gelosia non tarda a manifestarsi, fino al
drammatico evento culminante: nel corso di una festa, Richard aggredisce il
rivale in un impeto d’ira, e un calcio in testa si rivela fatale per Conor.
E’ proprio a partire da
questo episodio scatenante, momento spartiacque della pellicola, che la
narrazione si dipana in modo sempre più profondo, indagando e scavando nella
psiche dei personaggi. L’omicidio è un fardello assai pesante per le spalle del
giovane, un fulmine che si scatena nella sua esistenza comoda e senza scossoni.
Dalla bambagia al minaccioso spettro del carcere, dunque: Richard non può
permettere che ciò accada, alla sua età e con una promettente carriera sportiva
davanti a sè. “E’ stato un incidente”,
frase che ripete come un tormentone a se stesso e al suo clan di amici, ben
conscio che un calcio sul cranio di una persona già al tappeto non può essere
ovviamente accidentale.
Senso di colpa e
omertà, in quanto i pochi che sanno tacciono, seppur combattuti, pressati da
una sorta di “dovere morale” verso l’amico ma non dimentichi del fatto che anche
Conor era uno di loro. Richard tenta di alleggerirsi da un peso troppo gravoso
confessando l’accaduto a Lara, che gli consiglia di costituirsi, e al padre
(Lars Mikkelsen, fratello del più celebre Mads), il quale non si capacita
dell’accaduto e preme affinchè il fatto resti insabbiato, scheletro
nell’armadio che si cela dietro il paravento di una perfetta famiglia borghese.
La Morte, dunque, sminuita della sua gravità e vista come un ingombro molesto e
pericoloso in un’esistenza senza crepe; il dramma personale di Richard si
sviluppa tra due forze uguali e contrarie, il senso di colpa e la necessità di insabbiare ciò che ha
commesso.
Abrahamson realizza
un’opera incentrata interamente sui personaggi e sulle loro psicologie, un film
interiore nel quale i dilemmi di coscienza e il confine tra “giusto” e
“sbagliato” scorrono sullo schermo, in un’analisi lucidissima e a tratti
impietosa.
Uno dei pochi difetti
di What Richard Did può essere
ritrovato in una disparità di ritmo del mostrato: se la prima parte è forse
eccessivamente lenta, nel suo indugiare a fondo sulle dinamiche recondite dei
personaggi, la seconda tranche di
narrato, successiva al fattore scatenante del dramma, tende ad accellerare la
risoluzione dei dilemmi dell’anima, senza tuttavia penalizzare quella
profondità di sguardo che è caratteristica base del film.
What
Richard Did è indagine nella psiche dei propri
protagonisti, che riesce a coinvolgere chi guarda permettendogli di immergersi
tra le pieghe di un dramma in cui colpa e conflitto morale si scontrano, dietro
la patina di apparenze che devono essere salvate ad ogni costo.
Chiara Pani
(araknex@email.it)
What Richard Did
Irlanda - 2012
Regia: Lenny Abrahamson
tema importante,film che mi incuriosisce assai
RispondiEliminabello, molto. spero che non passi inosservato e che diventi recuperabile almeno in dvd.
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