domenica 4 dicembre 2011

29° Torino Film Festival - bilancio finale e vincitori




Eccoci giunti alla conclusione della kermesse cinematografica torinese, quest' anno a mio avviso deludente e sottotono, rispetto alle passate edizioni.

Inauguro la giornata di Venerdì con Intruders, di Juan Carlos Fresnadillo, già regista di "28 Settimane Dopo", film che avevo gradito: mi preparo dunque alla visione con una buona predisposizione d' animo, la quale ahimè, viene irrimediabilmente delusa: una sceneggiatura stra-risaputa per un film che vorrebbe essere una favola nera ma che di nero ha ben poco, lento, noioso, con qualche buona trovata ma nulla di più. La storia di "Senzafaccia", mostro che approfitta del sonno dei fanciulli per strappare loro il volto, non convince, non morde, e soprattutto non spaventa. Tutto è mera patina fine a se stessa, senza la benchè minima profondità e troppo tedioso per poter essere intrattenimento puro. Proseguo, piuttosto scoraggiata, con 388 Arletta Avenue, pellicola canadese firmata da Randall Cole e prodotta dal Vincenzo Natali di The Cube. Per fortuna, il film non delude e si rivela una bella sorpresa: un thriller visto con l' occhio dell' assassino, che spia, pedina, osserva con morbosa pazienza le sue prede e gradualmente invade la loro vita, manifestando la propria presenza dapprima in modo sottilmente inquietante e poi sempre più macabro, in un crescendo che avvince e risulta disturbante. Buona la prova attoriale di Nick Stahl, interessante il lavoro sulle musiche, qualche momento risaputo e già visto ma perdonabile in una pellicola originale e di buona qualità. Dopo essermi rassegnata alla non-visione del film di Herzog, relegato in una sala minuscola e sold-out, mi preparo alla giornata di Sabato, che vede nella mia scaletta personale un solo film: Twixt, ultima fatica di Francis Ford Coppola, presentato in anteprima ed inserito last minute nel programma.

La delusione è purtroppo cocente: ero già psicologicamente preparata al peggio, a causa di una serie di commenti negativi serpeggianti per il Festival, ma ciò che ho visto è stato al di sotto di ogni aspettativa. Anche i grandi, anzi, i grandissimi, possono commettere errori, è umano e lecito; ma qui si parla di un prodotto davvero inferiore alla media, che pare essere stato girato svogliatamente e con la mano sinistra.

Una sceneggiatura piattissima, scontata, perennemente indecisa tra il registro drammatico ed umoristico, fallendo l'obbiettivo in entrambi i casi. Un Val Kilmer a dir poco imbolsito rotola da un lato all' altro dello schermo, in una pellicola iper-digitalizzata, al punto da far apparire i personaggi come se fossero figure ritagliate. Il 3D di alcune scene non convince, e non aggiunge nulla ad un lavoro decisamente deludente, con alcune cadute narrative risibili e al limite dell' assurdo. Non si salva neppure Bruce Dern, in un ruolo troppo sopra le righe e francamente fastidioso. Coppola firma così il proprio necrologio cinematografico, lasciandoci l'amaro in bocca e un film da dimenticare il prima possibile.

Un' edizione dunque deludente, alla quale però devo la scoperta di un grande cineasta, ossia Sion Sono, la cui retrospettiva è stata davvero la punta di diamante di una rassegna con troppe lacune. Piuttosto trascurabili, dal mio punto di vista, i film in concorso, eccezion fatta per lo splendido A Confession di Park Su-min: lento, dolente, magnifico. Per me dunque, vincitore morale. Divertenti Attack The Block e The Raid, ma comunque non memorabili. Pochissimo horror, poichè l' unico film pienamente ascrivibile al genere è stato Bereavement, pellicola solo in parte riuscita. Piatto ma non pessimo l'ultimo Balaguerò. Assai piacevole e riuscito il francese Les Bien-Aimès, di Cristophe Honorè: una parentesi deliziosa, in mezzo a troppe brutture. Posticino speciale per il documentario su Genesis P. Orridge, The Ballad Of Genesis And Lady Jaye, di Marie Losier: sincero ed appassionato omaggio ad un artista e ad una storia d' amore speciale, unica. Molte le pellicole non viste, a causa del sovraffollamento di titoli, nemmeno una visione della bella retrospettiva su Altman, che col senno di poi, rimpiango di aver trascurato.

Ecco i vincitori di questa 29 ° edizione:



TORINO 29 - Film in Concorso

Miglior Film :

Á ANNAN VEG / EITHER WAY di Hafsteinn Gunnar Sigurdsson
(Islanda, 2011, DCP, 84’)  

Premio speciale della Giuria ex-aequo :

17 FILLES / 17 RAGAZZE di Delphine e Muriel Coulin
(Francia, 2011, 35mm, 90’)
&
TAYEB, KHALAS, YALLA / OK, ENOUGH, GOODBYE di Rania Attieh e Daniel Garcia
(Emirati Arabi Uniti/Libano, 2011, HDCam, 93’)

Premio per la Miglior Attrice:

RENATE KRÖSSNER per VERGISS DEIN ENDE / WAY HOME di Andreas Kannengiesser 
(Germania, 2011, HD, 94’)

Premio per il Miglior Attore:

MARTIN COMPSTON per GHOSTED di Craig Viveiros
(Regno Unito, 2011, HD, 102’)
  

PREMIO MIGLIOR DOCUMENTARIO INTERNAZIONALE 


Miglior Documentario Internazionale:


LES ÉCLATS (MA GUEULE, MA RÉVOLTE, MON NOM) di Sylvain George
(Francia, 2011, DVCam, 84’)

  
Menzione Speciale:

THE COLOR OF PAIN di Lee Kang-Hyun
(Corea del Sud, 2010, HDCam, 136’)








ITALIANA.DOC

Miglior Documentario Italiano:

L’OROGENESI di Caldwell Lever
(Italia/USA, 2011, HDCam, 53’)


Premio Speciale Della Giuria :

IL CASTELLO di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti
(Italia, 2011, DigiBeta, 90’)


Menzione Speciale a:

FREAKBEAT di Luca Pastore (Italia, 2011, HDCam, 77’)

  

ITALIANA.CORTI

Miglior Cortometraggio Italiano :

VIA CURIEL 8 di Mara Cerri e Magda Guidi
(Francia, 2011, DigiBeta, 10’)


Premio speciale della Giuria :

OCCHIO DI VETRO CUORE NON DORME di Gabriele di Munzio
(Francia, 2011, Betacam, 25’)


Menzione Speciale :

DELL’AMMAZZARE IL MAIALE di Simone Massi
(Italia, 2011, DigiBeta, 6’)


  


PREMIO CIPPUTI
 
Miglior film sul mondo del lavoro :
LE VENDEUR di Sébastien Pilote
(Canada, 2011, 35mm, 107’)
  


SPAZIO TORINO
 
SE DAVVERO, PRENDERÒ IL VOLO di Filippo Vallegra
(Italia, 2011, DigiBeta, 9’)


 

PREMIO FIPRESCI

Miglior film di Torino 29 a:
LE VENDEUR di Sébastien Pilote
(Canada, 2011, 35mm, 107’)





6 commenti:

  1. Sul film di Coppola hai decisamente azzeccato, neanch'io sono riuscita a credere che fosse davvero un film suo! delusione totale!

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  2. assolutamente tremendo!!!!!ma sei Alessia di Zombie KB? :)

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  3. yes my darling! diventerò una tua stalker! :D ho letto l'articolo su ansa.it su Twixt, "fotografia strepitosa": forse erano ubriachi anche loro!

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  4. ma ciao cara!^___^ hehehe saresti una stalker graditissima!:D uffi non ti ho vista in sala,mi dispiace!!!altrimenti ce lo saremmo viste assieme!ebbene sì,tutti avevano bevuto un po' troppo,non solo Kilmer nel film o Coppola nel concepirlo O__O una delusione di quelle con la D gigantesca!!!!guarda,sulla fotografia "strepistosa",stendiamo un velo....gli attori parevano ritagliati!!!pure il 3D era terribile!

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  5. assolutamente d'accordo! poi personalmente odio l'uso esagerato del digitale, tutto mi sembra finto e finisco x fregarmene della storia..

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  6. sì,anch'io.più che altro non mi piaceva questo tipo di digitale.non so,mi ha come dato l'idea di un film incompiuto,ancora da ritoccare a livello tecnico.anche il 3D non mi è piaciuto per nulla ma non sono comunque una fan del tridimensionale.

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