mercoledì 23 maggio 2012

La mia recensione di "The Raven" (2012) per Horror.it


pubblicata su Horror.it:










The Raven (2012)


“Il 7 Ottobre 1849 Edgar Allan Poe fu trovato in fin di vita su una panchina di un parco a Baltimora, Maryland. I suoi ultimi giorni restano un mistero”


Così, senza troppa fantasia, si apre “The Raven”, film del 2012, diretto da quel James McTeigue che , sette anni orsono, ci aveva regalato “V per Vendetta”, controverso gioiellino filmico a cavallo tra box office, retorica e talento puro.
“The Raven” parte dall’ intenzione di essere omaggio al grande Edgar Allan, costruendo una fantasiosa ipotesi sulle cause della sua morte, che restano, a tutt’ oggi, sconosciute. Il prodotto finale non può considerarsi riuscito: nonostante alcuni buoni momenti,  la fotografia impeccabile (a opera di Danny Ruhlmann), l’ ambientazione che non fa una grinza e una regia abile sebbene a tratti molto autocompiaciuta, il plot è un volo pindarico troppo sfilacciato per poter risultare credibile.

A Baltimora, un killer commette i suoi delitti a imitazione di quelli delle tales di Poe e sfida apertamente lo scrittore non solo a dargli la caccia, ma a comunicare con lui tramite dei racconti che pubblicherà sul “Patriot”, il giornale per il quale il genio del terrore, in piena crisi creativa e dedito all’ alcool, è ridotto a redigere recensioni. La posta in gioco è molto alta: il folle tiene in ostaggio Emily Hamilton (l’ incantevole Alice Eve), la donna che Edgar ama, ricambiato e, com’è ovvio che sia, la ucciderà se lo scrittore non si dimostrerà sufficientemente abile nel ritrovarla.
Dunque, un copycat dei delitti creati dalla mente di Poe, che per di più, lo sfida: una sorta di “CSI” in epoca ottocentesca, con assurdi accenni di torture porn stile “Saw” in un guazzabuglio che lascia francamente perplessi. 

La tematica del serial killer d’ epoca è ormai troppo sfruttata, il film vorrebbe rimandare a punte altissime come “From Hell” ma non ne possiede un decimo della forza; l’ insieme, è troppo addomesticato e manca della giusta ferocia, fatta eccezione per alcuni passaggi efficaci. John Cusack, al quale è affidato il non facile ruolo di Poe, risulta fuori parte, nel passare dal monocorde al sopra le righe nel giro di pochi minuti, e non possiede la giusta espressività. Fece assai meglio, seppur solo come sporadica presenza, il Ben Chaplin / spettro di Poe nel pessimo “Twixt” di Francis Ford Coppola, prestando al personaggio un volto e un’ attorialità assai più adatti.

Lo scrittore di Boston è qui ritratto al culmine della crisi: la raffigurazione che ne risulta è contaminata da troppi stereotipi, l’ intenzionale omaggio non è sufficientemente sincero e appassionato bensì riflette la luce ipocrita della solita operazione da botteghino. Non basta infarcire il film di citazioni dai suoi racconti per riuscire a spacciarlo come un accorato homage : l’ impressione che ne deriva è quella di un “Poe for dummies”, una ricostruzione di fantasia impacchettata in modo attraente ma del tutto priva d’ anima.  
Poe collabora con la polizia, in special modo con l’ ispettore Fields (Luke Evans): la caccia al killer non riesce ad avvincere, in una narrazione standardizzata, priva di forti scossoni. Tutti i personaggi sono poco più che abbozzati: il padre di Emily, il ricco Capitano Hamilton (il buon Brendan Gleeson),  il quale dapprima osteggia a più non posso la relazione, per poi diventare improvvisamente solidale con Poe durante le ricerche della figlia, così, di punto in bianco; inoltre, il personaggio di Fields è troppo a tutto tondo, sebbene presentasse spunti che potevano essere sfruttati in modo migliore.

Il rapporto a dir poco conflittuale tra Edgar Allan e il caporedattore Maddux (Kevin McNally, noto per la serie di film “Pirati Dei Caraibi”), è reso come una serie di bisticci da osteria e poco altro. Il modo in cui “gli altri” vedono Poe e si relazionano a lui è rappresentato al massimo livello di superficialità, senza la minima intenzione di approfondimento: per un film che vuole dare una personale visione degli ultimi giorni di vita di un personaggio come questo, è una pecca non trascurabile.

Inguardabili i titoli di coda, sulle note della pur bellissima “Burn My Shadow” di U.N.K.L.E (con la voce di Ian Atsbury dei The Cult), che però nel contesto stride come le unghie sulla lavagna, e ancor di più la grafica iperdigitalizzata da film di supereroi Marvel.
Credits agghiaccianti a parte, il segmento finale, per quanto non eccelso, resta forse il momento migliore della pellicola, con due o tre sequenze degne di nota. Per il resto, tra “Il Pozzo e Il Pendolo”, molto “Premature Burial” ma soprattutto una raffigurazione dello scrittore degna di un bignami di terza mano, non c’è molto da salvare.

Chiara Pani
(araknex@email.it)

The Raven
Usa/Ungheria/Spagna - 2012
Regia: James McTeigue





16 commenti:

  1. Ce l'ho da vedere da parecchio, ma non mi ispirava proprio per nulla.
    McTeigue, dopo l'ottimo esordio con V per vendetta, sta precipitando in un abisso piuttosto oscuro.

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    1. esatto. è un film stereotipato e molto deludente. personalmente, lo sconsiglio. McTeigue è il classico caso dell' esordio col botto, destinato a finire nel nulla.

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  2. temo solo nell'intervento dei e delle crocerossini e crocerossine,sempre in prima fila a salvare i dimenticabili in virtù di una singola botta di culo iniziale.
    Come ho scritto su fiesbuc stavo pensando,cosa che faccio spesso invece di soffermarmi sulle cose concrete e utili della vita,a una storiella splatterosa con protagonisti Poe e Stevenson contro H.P Lovecraft,oh se qualcuno volesse collaborare!!Una cosa stile troma meets corman ma moooolto simile eh!^_^

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    1. non ve ne sono stati, per fortuna :) un solo film, per quanto riuscito, è troppo poco per salvare un regista, soprattutto dopo un tonfo presuntuoso come questo.

      hehehehe tipo blue devil contro frankenstein per interderci? :D dai povero edgar allan, la sua anima deve ancora riprendersi da questo filmaccio, diamogli un pochino di tempo ^___^

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  3. Appena ne ho sentito parlare mi sono messo a ridere. Edgar Poe semplicemente NON può essere messo sullo schermo. Troppa complessità psicologica, trasformarlo poi in un Cluedo in costume è un'insulto bello e buono.

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    1. Leggo ora, con solievo, che pare ormai naufragato il progetto di Stallone di dirigere il biopic su Poe, facendolo interpretare al pur ottimo Viggo Mortensen. Vero, è un personaggio intrasponibile. Ho citato l' interpretazione di Ben Chaplin nel seppur inguardabile (secondo me) Twixt di Coppola poichè, seppur il contesto fosse risibile (Poe appare come spettro/guida dello scrittore in crisi), l' interpretazione di Chaplin era la cosa migliore del film. Ma era breve, sui tempi lunghi, sarebbe sato diverso. Si, un Cluedo in costume, un CSI ottocentesco, chi più ne ha, più ne metta. Ma soprattutto, un ritratto ipocrita, stereotipato e irrispettoso.

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  4. Mc Teigue si sta rivelando una sonora delusione. Un film da buttare purtroppo.

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    1. V Per Vendetta aveva i suoi pregi e difetti, secondo me. Assai bello in alcuni punti, molto retorico per altri. Faceva comunque ben sperare. Qua, vedo che siamo già alla frutta. Una meteora, di mezzoi mi sembra ci sia stato un titolo tipo Ninja Assassins che ignoro ma che non credo fosse memorabile. *SPOILER*. In questo sfacelo, salvo solo il dialogo finale del killer. Visto che avete tutti visto il film, mi permetto di dirlo. E' retorico, ma ha una certa forza delirante, almeno quello, proprio a voler salvare qualcosa, tirandolo per i capelli.

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  5. Senza infamia né lode, e confermo l'orrore dei titoli di coda.

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    1. Io propendo più per l' infamia, e i titoli di coda sono da querela :)

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  6. mi aspettavo molto da questo film e la paura che fosse una schifezza era tanta. sarà che mi sono fatta molte aspettative ma concordo con la tua recensione. ciao.

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    1. io non avevo grandi aspettative, per fortuna...ciao a te :)

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  7. 'V per Vendetta' era un buon film perchè il materiale d'origine su cui si basava era semplicemente un capolavoro, e a mio giudizio i momenti più belli del film sono quelli in cui McTeigue ha ripreso pari pari il fumetto di Moore e Lloyd.

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    1. Non ho mai letto, purtroppo, il fumetto originale ma non escludo di farlo :) Il film secondo me era comunque ben diretto, la mano era buona. Anche The Raven ha una buona regia, ma è tutto il resto che casca a pezzi.

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  8. Un film che non ho visto e non vedrò mai (se non per caso, forse, quando lo trasmetteranno in tv), non per snobbismo spicciolo ma perchè una cosa del genere, già solo concettualmente, non può essere un omaggio a Poe.

    E' la mia prima volta qui. Bellissimo blog e bellissimo stile.

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  9. Ti quoto in tutto. E' un' operazione commerciale che finge di essere omaggio dunque è intrisa di ipocrisia.

    Grazie davvero. Ricambio di cuore i complimenti per il tuo Combinazione Casuale, che sto già seguendo :)

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