martedì 20 marzo 2012

Il mio articolo su "Valhalla Rising" di Nicolas Winding Refn per Nocturno.it

pubblicato su Nocturno.it:

http://www.nocturno.it/news/valhalla-rising-again



 
Valhalla Rising (2009)

Valhalla Rising: il film stesso si è innalzato, “rising”, silente e potentissimo, al di sopra della standardizzazione di molto cinema odierno, diventando controverso oggetto di culto per mezzo del quale Nicolas Winding Refn, cineasta danese classe 1970, è emerso dalla nicchia di autore per pochi (aveva già sette pellicole al suo attivo, quasi tutte di livello altissimo), assurgendo a figura di riferimento per un pubblico più ampio. L’ opera, così come il suo autore, non riconosce mezze misure, la si abbraccia o la si respinge, vero scossone sismico in un panorama asfittico. Il film ha impresso un marchio a fuoco giocando sulla sottrazione visiva, in tempi in cui la sovrabbondanza deborda dagli schermi, scarnificando il superfluo per lasciare l’ osso del puro significato, così come avviene nel narrato, nel corso del quale i personaggi si addentrano in un doloroso viaggio di purificazione al centro di loro stessi, rappresentato dal “Cuore di Tenebra” di una landa infera; il riferimento al romanzo di Conrad è solo uno dei sottotesti di quest’ opera splendida e singolare, ambientata nell’ anno 1000, dunque nel cosiddetto “Rinascimento Medievale”.
Eroe epico del film è One Eye, magistralmente interpretato da Madds Mikkelsen,  guerriero muto, dotato di eccezionale forza e privo di un occhio. Al suo fianco, il giovanissimo Are, il quale parla in sua vece poiché in grado di udire le parole del suo silenzio.  Si imbattono in un gruppo di vichinghi cristiani, e con essi intraprenderanno  un viaggio verso la Terra Santa, per poi scoprire, una volta giunti a destinazione, che quelle terre altro non sono che l’ Inferno.
Forte è l’ eco dei viaggi Herzoghiani, destinati a fallire fin dal loro inizio; lo scontro cristianità/paganesimo è da leggere in chiave più ampia, in cui la cieca ostinatezza cristiana si contrappone alla vastità della visione profetica di One Eye, dotato di un solo occhio che è potente mezzo di visione e che lo rende simile al divino: il suo parlare per interposta persona lo trasforma in oracolo, quasi un novello Tiresia, trasfigurando la sua umanità, fino alla completa accettazione del proprio destino.
Onirica, violenta, con dialoghi ridotti all’ essenziale ed uno score elettronico/chitarristico che si eleva in crescendo lungo lo scorrere delle immagini fotografate anch’ esse in sottrazione, talvolta virate in colori feroci, è pellicola che divide poiché parla all’ inconscio, toccando corde nascoste e venendo percepita in modo assolutamente soggettivo.
L’ aura di culto cresciuta attorno al giovane regista si è definitivamente estesa col successivo Drive e il successo su larga scala non ha deluso i fans degli esordi, poiché non vi è stato un abbassamento qualitativo del suo cinema né tantomeno uno svendersi: semplicemente, è cambiato dal punto di vista stilistico, evolvendosi nel corso degli anni.
Ben vengano dunque, Nicolas Winding Refn ed il suo cinema poiché posseggono una dote rara: quella di spiazzarci, sempre e comunque.

Chiara Pani
(araknex@email.it)

Valhalla Rising
Danimarca/Uk -2009
Regia: Nicolas Winding Refn






14 commenti:

  1. L'ho visto anche io concordo con la recensione, l'unico problema di questo film secondo me rimane l'anno d'uscita, mi spiego meglio, un film così "minimale" di questi tempi perde molto e può risultare noioso ai più, forse avrebbe meritato migliori incassi..

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    1. Ciao!:) io penso invece che in questo stia uno dei suoi pregi: il fregarsene di essere fruibile, e degli incassi. Purtroppo sbancare ai botteghini significa scendere a compromessi e, spesso, offrire prodotti di qualità infima. Un film così è riuscito a farsi conoscere proprio per la sua diversità, e non è da tutti :)

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  2. un sublime capolavoro.Santa terra la danimarca:prima mi ha dato il mio regista preferito-insieme ai dardenne- cioè Lars Von Trier,e poi Refn!E in Italia?

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    1. Ho pensato la stessa cosa, bendetta Danimarca :) eh, in Italia...un velo pietoso, che è meglio. Che poi i registi ci sarebbero, a me ad esempio piace molto Martone, ma lavora pochissimo. E nell' underground i registi ci sono, ma non li fanno emergere. E' sempre la solita vecchia storia, purtroppo :(

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  3. Filmone totale.
    Non siamo ai livelli raggiunti con Drive, ma Refn mostra anche in questo caso tutto il suo enorme talento.
    E il paragone con Herzog è azzeccatissimo.

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    1. Ti ringrazio, mi ha ricordato inevitabilmente il mio amato Herzog. Per ora conosco assai poco Refn, ho visto solo questo capolavoro, e il magnifico Drive. Ho recuperato l' intera filmografia e mi sto preparando ad una full immersion. Sono due film assai diversi, ma preferisco questo a Drive, se proprio devo fare una scelta, semplicemente perchè più vicino alle mie corde, tutto qui. Ma Drive resta anch' esso un grandioso pezzo di cinema.

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    2. Vedrai che anche Bronson e la trilogia di Pusher ti regaleranno soddisfazioni, anche se sono molto diversi da Valhalla e Drive.
      Tra l'altro, anche io adoro Herzog alla follia.

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    3. Penso che se si sia dotati di sensibilità sia impossibile non amare Herzog. Ogni suo film ti lascia davvero qualcosa. Ogni volta che riguardo capolavori come Aguirre o Fitzcarraldo mi manca il fiato, e sono anni che li rivedo. E' qualcosa di unico.

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  4. Di Refn ho visto solo il magnifico Drive che mi ha letteralmente colpita ed affondata.
    Necessito di recupero totale della sua filmografia, è il tempo che manca purtroppo...

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    1. Sul tempo ti capisco perfettamente, io ho visto solo questo e Drive ma la full immersion è imminente :)

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  5. Forse è stato uno dei film migliori o quantomeno uno dei più decenti usciti ultimamente.
    Peccato che sia passato quasi inosservato nel nostro paese.

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    1. Direi uno dei migliori, tra l' altro non distribuito nelle sale italiane ma solo nei festival; penso che in ogni caso, anche avesse conosciuto una distribuzione, sarebbe rimasto nei cinema sì e no due giorni, e con sale semi deserte. Si sa, il pubblico italiano purtroppo non apprezza il Bello, ormai è una realtà.

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  6. P.s. complimenti per il tuo blog, visto ora, Nocturnia, molto particolare :)

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    1. Grazie per l'apprezzamento. :)
      Comunque, credo che in questi giorni inserirò il tuo nel mio blogroll.

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