giovedì 10 maggio 2012

La mossa di Muller contro il Torino Film Festival

 
Per una volta, esulo dalle recensioni per dar voce a una questione dietro la quale si celano indubbi intrallazzi politici/economici, a scapito di chi è sinceramente appassionato di cinema: la decisione di Marco Muller, neo-direttore del Festival di Roma, di far scivolare le date della kermesse capitolina a ridosso del Torino Film Festival.










Sono Torinese, e da anni seguo il Torino Film Festival, fin dai tempi in cui era "Festival Del Cinema Giovani", a sottolinearne la connotazione indipendente e coraggiosa. Col tempo, la realtà si è consolidata, i direttori del festival si sono avvicendati con esiti alterni, ma lo spirito audace è rimasto. Un Festival che in passato ha dedicato retrospettive a nomi come Carpenter e Romero, quando, si sa, nelle grandi kermesse il cinema di genere è sempre un po' il figlio della serva,  fino alla più recente edizione, che ha permesso alla sottoscritta e a molti altri di poter finalmente conoscere il genio di Sion Sono
 
Una manifestazione ovviamente non esente da difetti, ma che davanti a una situazione come questa mi sento in dovere di difendere perchè, a farne le spese, saremo proprio noi appassionati. Un tempo Torino era la capitale del cinema, qui si trovavano gli studios in cui venne girato Cabiria di Pastrone, poi passò tutto a Roma; ora, possiamo vantare l' ottimo museo nella Mole Antonelliana, ed il TFF è sempre stato, per noi indigeni della cupa Augusta Taurinorum, l' evento imperdibile della propria città. Noi, sempre abituati a doverci spostare per godere di degne visioni, abbiamo iniziato a vedere arrivare schiere di appassionati da tutta Italia e dall' estero, perchè Torino stava offrendo qualcosa. E qualcosa di non indifferente, tra le già citate preziose retrospettive, anteprime ghiottissime, registi che grazie al Festival hanno finalmente conosciuto la notorietà che meritavano. Dal canto mio, ho appreso dell' esistenza di personaggi come Takashi Miike (una folle e memorabile corsa verso la visione di Ichi The Killer, perduta per sala sold out) e Larry Fessenden ,solo per citarne due tra i tanti, e ho provato l' emozione di poter vedere la versione uncut di Non Si Sevizia Un Paperino dell' amato Fulci, su un grande schermo. Sono solo alcuni tra i tanti ricordi, ma più che sufficienti.

Considerazioni affettivo/nostalgiche a parte, passiamo al nocciolo della questione Festival di Roma/Torino Film Festival. Da tempo Marco Muller aveva annunciato un possibile slittamento delle date della kermesse romana, per poi concludere che non se ne sarebbe fatto nulla. Ma così non è stato: è ora ufficiale che il Festival di Roma non avrà più luogo a Ottobre bensì a Novembre (dal 9 al 17), dunque con un anticipo di soli sei giorni sul Torino Film Festival (che si terrà dal 23 Novembre al 1 Dicembre). Una mossa distruttiva su più fronti, contando che il Festival romano gode di un budget di 12 milioni di euro contro i 2 milioni di euro (scarsi) di quello torinese, e che, come si sa, chi prima arriva meglio alloggia. Dunque le anteprime, molti film papabili per il concorso, insomma, il meglio, se lo prenderanno Muller e il suo clan. Molti cinefili si troveranno a dover fare una scelta tra i due Festival perchè non tutti possono permettersi due trasferte a distanza di meno di una settimana, quindi a farne le spese non sarà solo una realtà che rischia seriamente di venire schiacciata ma anche e soprattutto chi ama il cinema. Riflettendo sulla questione e sul concetto di giustizia ed etica, ci si augura che la maggioranza faccia la scelta giusta, visto il comportamento assolutamento scorretto del signor Muller. Una realtà importante per Torino e per gli amanti del cinema provenienti da ogni dove si trova di fronte al pericolo di scomparire, per motivi ovviamente non dichiarati ufficialmente, coperti da scuse di circostanza, ma che non è difficile immaginare.
 
Per chi di voi dovrà scegliere tra i due Festival, pensate bene a tutto questo. Alle manovre che tentano di schiacciare una realtà più piccola ma non meno importante. Pensateci, e fate la scelta giusta.
 
Chiara Pani
 
 
Questa è la dichiarazione del Torino Film Festival, in merito alla questione:
 

 
La vexata quaestio (in cinese, zhengzhi weijue de wenti) si è chiusa: il festival del cinema di Roma si sposterà dalle tradizionali date di ottobre a novembre (apertura il 9, chiusura il 17), a soli sei giorni dall’inizio del Torino Film Festival (dal 23 novembre al 1 dicembre).
Quando Roma a febbraio aveva ventilato lo slittamento in avanti delle date, il Torino Film Festival si era allarmato, i sindaci delle rispettive città si erano parlati e avevano convenuto di mantenere, almeno per il 2012, “le bocce ferme”. E qui, al Torino Film Festival, abbiamo ufficializzato le date, aperto le iscrizioni, diramato gli inviti. Adesso, dopo due mesi di battibecchi e scontri tutti romani, di artata disponibilità e sotterranea noncuranza, si torna dritti indietro, al punto di partenza.
Dire che ci sentiamo presi in giro è un eufemismo, come dire che andremo alla guerra (con un budget di meno di 2 milioni di euro contro uno di circa 12 milioni di  euro?). Diciamo solo che andiamo avanti, convinti che quello di Torino sia un festival per il quale vale la pena di lavorare, di scavare e di lottare, un festival che nel 2012 compie trent’anni e che, nel tempo, ha conservato un’identità unica nel panorama nazionale, con le sue scoperte, i suoi giovani, le sue retrospettive, i suoi autori eccentrici, le sue anteprime nazionali, europee, internazionali e, spesso, persino mondiali. Andiamo avanti, nelle date da tempo stabilite, perché sentiamo e abbiamo sempre sentito il calore del pubblico, degli autori e dei personaggi che si sono avvicendati in questa città e in questo festival. 
 
Se continuerete a farci sentire questo calore, sul web, sui giornali, sul nostro sito (www.torinofilmfest.org), nelle nostre sale quando sarà il momento, quello del 2012 sarà un bellissimo festival.
 
Il Torino Film Festival
 
Torino, 10 maggio 2012

4 commenti:

  1. un festival nato per rompere i coglioni a quello di venezia.Modaiolo e poco interessante,come quello di roma,manco deve pensare di rovinare un festival come quello di Torino.Che dedicò uno speciale con tutti i film del mio amatissimo Robert Aldrich

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    1. ne ha fatti tanti, di speciali eccellenti. quel che mi disgusta è proprio la mossa prepotente e di sicuto politica, che c'è dietro. spero che chi ama il cinema lo capisca, e lo boicotti.

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  2. Sono senza parole, comunque il Festival di Roma è nato male e continua a comportarsi anche peggio.

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    1. questo è uno dei classici colpi bassi. spero davvero che il Tff riesca ad andare avanti :(

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